Contributi figurativi gratuiti: quando è possibile ottenerli e quali periodi si possono valorizzare

Contributi figurativi gratuiti: quando è possibile ottenerli e quali periodi si possono valorizzare. Persona che firma documenti ufficiali con penna su scrivania, simbolo di riconoscimento dei contributi figurativi gratuiti per la pensione.

Nell’ambito della normativa previdenziale italiana esistono alcune importanti opportunità che permettono ai lavoratori, in particolari situazioni, di vedersi riconoscere gratuitamente contributi figurativi da parte dell’INPS.

Si tratta di contributi che, pur non essendo legati a un rapporto di lavoro retribuito, sono comunque utili sia ai fini del diritto a pensione (cioè per maturare i requisiti richiesti per accedere al trattamento), sia ai fini della misura (ossia per determinare l’importo dell’assegno pensionistico).

Le due principali ipotesi di accredito gratuito di contributi figurativi riguardano: il periodo di servizio militare obbligatorio (o equiparato) e la maternità intervenuta al di fuori di un rapporto di lavoro dipendente.

Il servizio di leva obbligatorio, soppresso solo a partire dal 2005, rappresenta ancora oggi per molti lavoratori prossimi alla pensione un periodo di vita che può trasformarsi in una concreta opportunità previdenziale.

Il periodo di servizio militare, così come il servizio civile equiparato, infatti, può essere valorizzato dall’INPS mediante l’accredito gratuito di contributi figurativi.

L’accredito del servizio di leva è utile:

  • ai fini del diritto a pensione perchè può anticipare l’accesso alla prestazione
  • ai fini della misura perché può contribuire ad aumentare l’importo della pensione.

Trattandosi di contributi figurativi gratuiti, inoltre, il lavoratore non deve sostenere alcun costo per il loro riconoscimento.

L’accredito può essere richiesto in qualsiasi momento prima del pensionamento oppure anche successivamente alla liquidazione della pensione, richiedendo la ricostituzione dell’assegno.

In quest’ultimo caso, qualora ne ricorrano le condizioni, l’importo della pensione potrà essere ricalcolato e aumentato in virtù dei nuovi contributi figurativi riconosciuti.

È sufficiente presentare apposita domanda all’INPS allegando la documentazione che attesta l’avvenuto svolgimento del servizio (fogli di congedo o altra certificazione idonea).

Ulteriore possibilità, meno nota ma altrettanto importante, è quella prevista per le lavoratrici madri che hanno avuto periodi di maternità al di fuori di un rapporto di lavoro dipendente.

Si tratta di una tutela previdenziale introdotta dall’art. 25 del Decreto Legislativo 151/2001, che consente di ottenere, in presenza di determinati requisiti, l’accredito gratuito di contributi figurativi per i periodi di maternità non coperti da contribuzione obbligatoria.

A chi spetta?

La possibilità è riservata alle lavoratrici che:

  • risultavano in servizio attivo al 27 aprile 2001 come lavoratrici dipendenti;
  • possono far valere almeno 5 anni di contribuzione effettiva come lavoratrici dipendenti;
  • hanno avuto uno o più figli per i quali il periodo di maternità non risulta coperto da contributi perché intervenuto fuori dal rapporto di lavoro.

Quanti contributi figurativi posso ottenere?

L’INPS può accreditare gratuitamente fino a 5 mesi (22 settimane) per ogni figlio, per i periodi di maternità non coperti da contribuzione.

Questo è utile sia ai fini del diritto che della misura della pensione e rappresenta una possibilità importante per valorizzare periodi di particolare rilevanza nella vita delle lavoratrici.

L’accredito dei contributi figurativi per servizio militare e per maternità al di fuori del rapporto di lavoro rappresenta una delle tutele più significative, ma ancora poco conosciute, offerte dal sistema previdenziale italiano.

Si tratta di strumenti che consentono di aumentare gratuitamente gli anni di contribuzione, anticipare l’accesso alla pensione e, in molti casi, ottenere un assegno di importo più elevato.

Per questo motivo, è fondamentale:

  • conoscere le possibilità previste dalla normativa
  • conservare sempre la documentazione relativa a tali periodi
  • verificare con attenzione la propria posizione assicurativa, anche successivamente al pensionamento, per non rinunciare a diritti preziosi.

Una corretta pianificazione previdenziale, affiancata dal supporto di consulenti esperti, consente di sfruttare appieno tutte le opportunità esistenti e di valorizzare al massimo la propria storia lavorativa e personale.

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