Bonus edilizi: con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025, il panorama delle agevolazioni fiscali per il settore è cambiato radicalmente. Le nuove norme, che sono entrate in vigore dal 1° gennaio 2025, riscrivono molte regole relative ai bonus per ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus e altri incentivi legati alla riqualificazione immobiliare. Tuttavia, queste modifiche sono un’arma a doppio taglio: mentre semplificano alcune procedure, restringono significativamente i benefici per molti contribuenti, soprattutto proprietari di seconde case e immobili non residenziali.
Bonus edilizi: le modifiche principali della legge di bilancio 2025
La nuova normativa sui bonus edilizi segna un punto di svolta, mantenendo alcune agevolazioni come il bonus arredi e il bonus barriere architettoniche, ma con un focus maggiore su interventi mirati e restrizioni più severe per altre categorie di bonus edilizi. Tra le principali novità troviamo:
- Riduzione delle aliquote per ristrutturazioni ed ecobonus.
- Eliminazione dell’agevolazione per le caldaie a gas.
- Chiusura anticipata del Superbonus, con un’applicazione molto limitata nel 2025.
- Introduzione di un tetto massimo di detrazione per redditi alti, penalizzando le famiglie senza figli a carico.
Ristrutturazioni: agevolazioni limitate
Il bonus ristrutturazione, che da anni rappresenta la base delle detrazioni fiscali, rimane operativo ma con modifiche sostanziali:
- Aliquota al 50% per le prime case, con tetto di spesa massimo di 96.000 euro e ripartizione in 10 anni.
- Aliquota ridotta al 36% per seconde case e immobili non residenziali a partire dal 2025. Nel 2026-2027 si scenderà ulteriormente al 30%.
Questo cambiamento penalizza i proprietari di immobili aggiuntivi, spingendo verso una concentrazione degli incentivi sulla prima casa.
Ecobonus: nuovi limiti e addio alle caldaie a gas
L’ecobonus rimane operativo ma perde parte della sua attrattiva. Le aliquote scendono al 50% per la prima casa e al 36% per altre proprietà. Tra le modifiche più significative:
- Eliminazione dell’agevolazione per le caldaie a gas, in linea con le direttive europee sulla decarbonizzazione.
- Riduzione drastica dei massimali per gli interventi su infissi e riqualificazioni energetiche.
Le alternative sostenibili, come le pompe di calore, saranno incentivabili ma a condizioni meno favorevoli rispetto al passato.
Il Superbonus: una fine annunciata
Il 2025 segna l’ultimo anno di vita del Superbonus, che viene mantenuto solo per:
- Interventi già avviati prima del 15 ottobre 2024.
- Progetti in aree colpite da eventi sismici, con aliquota al 110%.
Per tutti gli altri, l’aliquota scende al 65% e non sarà più possibile ricorrere alla cessione del credito, rendendo l’incentivo meno accessibile e appetibile.
Conferme per bonus arredi e barriere architettoniche
Buone notizie arrivano sul fronte del bonus arredi e del bonus barriere architettoniche, che rimangono tra le agevolazioni più vantaggiose:
- Il bonus arredi consente una detrazione del 50% su un tetto massimo di 5.000 euro, applicabile all’acquisto di mobili ed elettrodomestici efficienti.
- Il bonus barriere architettoniche copre fino al 75% delle spese, con incentivi per installazioni come ascensori, servoscala e rampe.
Dubbi e critiche: rischio di calo degli interventi
Le restrizioni introdotte ai bonus edilizi sollevano preoccupazioni tra gli esperti del settore. La riduzione delle aliquote potrebbe scoraggiare i contribuenti, con un impatto negativo sull’economia:
- Rischio sommerso: la diminuzione degli incentivi potrebbe spingere verso un aumento del lavoro nero, soprattutto per gli interventi su seconde case.
- Case green: senza detrazioni significative, appare irrealistico raggiungere gli obiettivi europei sulla riqualificazione energetica degli edifici.
Una buona notizia: mutui prima casa
Un raggio di sole arriva con il rinnovo del Fondo Consap per i mutui prima casa, esteso fino al 2027. Questo strumento offre garanzie per giovani under 36 con ISEE fino a 40.000 euro, facilitando l’accesso al credito per l’acquisto della prima abitazione.
Una svolta necessaria ma controversa
Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 riflettono un tentativo di razionalizzare le agevolazioni fiscali ed i bonus edilizi, ma lasciano molti nodi irrisolti. Mentre alcuni bonus vengono mantenuti, le riduzioni rischiano di rallentare il settore edilizio e compromettere gli obiettivi di sostenibilità. Pianificare i lavori in anticipo e valutare attentamente le nuove regole sarà essenziale per sfruttare al meglio le opportunità ancora disponibili.