Cessione dei crediti fiscali nel 2025: guida avanzata alla strategia operativa sulla cessione dei crediti, per monetizzare in modo sicuro e strutturato
Il 2025 segna una svolta definitiva nel modo in cui i crediti fiscali da Superbonus, Sismabonus ed Ecobonus possono essere utilizzati, ceduti o sfruttati internamente.
La fase pionieristica è finita: oggi serve metodo, esperienza, documentazione impeccabile e visione strategica.
Chi si ostina a cercare soluzioni semplici e lineari, spesso si ritrova bloccato da dinieghi bancari, scadenze superate o crediti formalmente inesigibili.
“Non è più tempo di improvvisare. Chi sa muoversi bene nella giungla normativa del 2025 può ancora incassare. Gli altri rischiano di rimanere con crediti inutilizzabili.”
Cessione dei crediti fiscali nel 2025: lo scenario reale
Il Decreto Antifrodi, le Leggi di Bilancio 2023 e 2024, i vari decreti attuativi dell’Agenzia delle Entrate e la revisione del quadro fiscale UE hanno completamente ridefinito il perimetro d’azione. Vediamo gli aspetti più critici:
1. Stop alla cessione libera
Non esiste più una cessione aperta a più passaggi tra soggetti qualsiasi. La maggior parte dei crediti può essere ceduta una sola volta a soggetti qualificati (banche, intermediari vigilati, assicurazioni).
2. Stop allo sconto in fattura
Consentito ormai solo per soggetti “fragili” (es. IACP, Onlus) e per specifiche categorie di intervento. Le imprese che hanno anticipato lavori contando sullo sconto in fattura rischiano gravi crisi di liquidità.
3. Tempi strettissimi per l’uso e la cessione
- I crediti generati nel 2023 devono essere ceduti entro fine marzo 2024 (già scaduto).
- I crediti 2024 e 2025 seguono finestre ben precise che variano a seconda dell’annualità.
- Il mancato rispetto delle scadenze comporta la perdita definitiva del credito.
4. Controlli documentali capillari
Cessione e sconto: oggi è l’Agenzia delle Entrate, prima ancora delle banche, a bloccare o sospendere i crediti non coerenti, con verifiche incrociate su congruità dei prezzi, conformità urbanistica, esistenza dei pagamenti, visti di conformità e relazioni asseverative.
Perché serve una strategia strutturata di cessione
In passato bastava “avere un credito caricato” e “trovare una banca disposta ad acquistarlo”. Oggi invece bisogna agire su 5 livelli operativi distinti, che solo una società esperta può coordinare:
1. Analisi della “cedibilità” tecnica del credito
- È ancora nei termini?
- Ha una cessione disponibile?
- Ha un visto valido?
- Ha documentazione a prova di controllo?
2. Valutazione economica e strategica
- Qual è il valore attuale del credito sul mercato (2025, 2026, 2027)?
- Conviene cederlo tutto in blocco o per annualità?
- Esistono acquirenti alternativi al sistema bancario classico (es. crowdfunding, fondi, società finanziarie)?
3. Due diligence documentale e normativa
- Controllo dei contratti, delle asseverazioni, dei bonifici parlanti, del DURC, della congruità prezzi.
- Predisposizione di un fascicolo unico elettronico per ogni cliente.
- Allineamento con il cassetto fiscale del contribuente e la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate.
4. Matching con l’acquirente più adatto
- Istituti bancari
- Finanziarie iscritte ex art. 106 TUB
- Veicoli specializzati (SPV)
- Piattaforme di crowdlending (es. Opstart, con cui GrifoFinance collabora attivamente)
5. Gestione della transazione e supporto post-cessione
- Firma digitale e cessione in piattaforma
- Atti di cessione, contratti quadro, controparti
- Monitoraggio incasso, anticipo liquidità, assistenza in caso di contestazione
Quanto si incassa davvero nel 2025?
Bonus edilizi 2025: il valore del credito dipende da:
- Annualità: 2023 meno appetibile, 2024 e 2025 ancora buone.
- Tipologia: Sismabonus residenziale, Ecobonus, Bonus barriere, ecc.
- Quantità e concentrazione: meglio 100mila euro puliti e documentati che 500mila sparsi e problematici.
- Qualità del fascicolo: chi presenta un pacchetto completo incassa più e prima.
Valori reali oggi (aprile 2025):
- Credito annualità 2025 documentato: fino al 78%
- Credito annualità 2023 residuo: fra 50% e 60%, se ancora accettato
- Credito multiannualità + prestito ponte: 80% con strutturazione finanziaria integrata
Il 2025 è l’anno della selezione naturale per chi opera nella riqualificazione edilizia. Solo chi si affida a partner solidi e strutturati può trasformare i crediti fiscali in liquidità reale.
Un consiglio: se hai crediti fiscali residui, in fase di caricamento o in maturazione: non aspettare l’ultima finestra utile. Potrebbe essere troppo tardi.