Agenzia delle Entrate: stop estivo fino a settembre 2025

L’agenzia delle entrate stop estivo 2025 sospende avvisi bonari, lettere di compliance e termini di pagamento dall’1 agosto al 4 settembre. Scopri cosa si ferma e come pianificare scadenze e liquidità.
Agenzia delle Entrate stop estivo 2025: sospensione comunicazioni fiscali

Come ormai avviene ogni anno, anche l’estate 2025 porta con sé una pausa nelle attività di controllo e di invio delle comunicazioni da parte del Fisco. La novità è frutto della riforma fiscale varata con il decreto legislativo n. 1/2024 (cosiddetto “Decreto Adempimenti”), che ha reso strutturale la sospensione di alcune attività dell’Agenzia delle Entrate durante agosto.

Quali comunicazioni si fermano?

  • Avvisi bonari e lettere di compliance: sono quelle comunicazioni che segnalano anomalie nei versamenti e invitano il contribuente a regolarizzare spontaneamente la propria posizione senza subire cartelle esattoriali. Dal 1° al 31 agosto non vengono emessi avvisi bonari relativi ai controlli automatizzati (art. 36‑bis DPR 600/1973 e art. 54‑bis DPR 633/1972), ai controlli formali (art. 36‑ter DPR 600/1973) e alla liquidazione delle imposte sui redditi a tassazione separata . La sospensione riguarda anche le lettere di compliance – quelle in cui il Fisco invita all’adempimento spontaneo.
  • Richieste di documenti e informazioni: ai sensi del comma 11‑bis dell’art. 37 del DL 223/2006, dal 1° agosto al 4 settembre sono sospesi i termini per rispondere alle richieste di documenti o informazioni dell’Agenzia o di altri enti impositori; fanno eccezione le richieste effettuate durante accessi, ispezioni o verifiche e quelle legate ai rimborsi IVA.
  • Termini per i pagamenti: i termini per il pagamento di somme dovute in seguito a controlli automatici e controlli formali vengono sospesi dall’1/08 al 4/09 . Se il contribuente riceve un avviso bonario il 28 luglio, il termine di 30 giorni per rispondere si blocca e riprende il 5 settembre.

Sospensione dei procedimenti e del contenzioso

Oltre allo stop sulle comunicazioni, vengono congelati anche:

  • I termini processuali delle giurisdizioni ordinarie, amministrative e tributarie dall’1 al 31 agosto .
  • I termini di accertamento e per la trasmissione di documenti, previsti dall’art. 7‑quater del DL 193/2016, sospesi dall’1/08 al 4/09.

Questo significa che chi ha una scadenza in questo periodo vedrà il termine slittare: se l’atto scadeva a fine luglio, i giorni dall’1/08 al 4/09 non vengono conteggiati; se invece la scadenza cade nel periodo di sospensione, il termine parte dal 5 settembre.

Cosa rimane fuori dalla pausa

La sospensione non è un condono: per i casi urgenti e indifferibili – ad esempio se il mancato invio di un atto comporta la prescrizione, se c’è pericolo per la riscossione o ipotesi di reato – l’Agenzia continua ad agire . Restano inoltre operative le scadenze relative a giugno e luglio (saldo IRPEF, acconto IMU, contributi INPS ecc.), che vanno pianificate per tempo.

Perché è importante per imprese e professionisti

  • Programmazione e serenità: la tregua estiva consente a studi professionali e uffici amministrativi di organizzare il lavoro, evitando di ricevere richieste o solleciti durante il periodo delle ferie.
  • Gestione del cash flow: le imprese possono posticipare alcuni versamenti, migliorando la gestione della liquidità senza incorrere in sanzioni.
  • Tregua per professionisti e lavoratori: la sospensione riguarda imprese, lavoratori autonomi e dipendenti , permettendo a tutti di evitare sanzioni per ritardi involontari.

Da ricordare

  • Periodo di sospensione comunicazioni: 1° agosto – 31 agosto 2025 (fino al 4 settembre per richieste documentali e pagamenti).
  • Normativa di riferimento: DLgs 1/2024 (“Decreto Adempimenti”), art. 10; comma 11‑bis art. 37 DL 223/2006; art. 36‑bis, 36‑ter DPR 600/1973; art. 7‑quater DL 193/2016.
  • Scadenze “calde” prima della pausa: saldo IRPEF 2024, acconto IRPEF 2025, acconto IMU e contributi INPS di giugno/luglio.

I consigli pratici di GrifoNews

  1. Verificate le scadenze in corso: se avete ricevuto avvisi bonari prima del 1° agosto, controllate le nuove date di pagamento e predisponete i pagamenti entro settembre.
  2. Organizzatevi per tempo con giugno e luglio: le scadenze fiscali di questi mesi non beneficiano della sospensione, quindi è bene anticipare eventuali versamenti o dichiarazioni.
  3. Attenzione alle eccezioni: in caso di contenziosi urgenti o ipotesi di reato, la sospensione non si applica; per dubbi è consigliabile rivolgersi a un professionista.
  4. Pianificate la liquidità: la sospensione temporanea non cancella il debito; utilizzate questo periodo per organizzare il cash flow e programmare i pagamenti futuri.

Grazie alle nuove regole della riforma fiscale, la “tregua estiva” diventa una pausa istituzionalizzata che aiuta imprese, professionisti e cittadini a gestire meglio gli adempimenti fiscali. Approfittare di questo periodo per programmare con calma scadenze e pagamenti permette di ripartire a settembre senza pressioni e con maggiore consapevolezza.

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