Una lunga attesa giunta al termine
Dopo anni di gestazione e rinvii, l’Italia si è finalmente dotata di un nuovo strumento di tutela per i consumatori del settore assicurativo. Con il Decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy n. 215/2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 gennaio 2025 ed entrato in vigore il 24 gennaio 2025, è stato istituito l’Arbitro Assicurativo presso IVASS.
Lo strumento, previsto dal Codice delle Assicurazioni Private già dal 2018, rappresenta l’anello mancante nel sistema di tutela extragiudiziale dei consumatori italiani, andando ad affiancarsi all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) e all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF).
Il quadro normativo e le disposizioni attuative
Il 23 maggio 2025, IVASS ha adottato con il Provvedimento n. 106122 le disposizioni tecniche e attuative di dettaglio, definendo gli aspetti operativi e procedurali necessari per il funzionamento del sistema. Questo provvedimento ha dato concretezza alle previsioni del decreto ministeriale, stabilendo:
- Le modalità di adesione all’Arbitro Assicurativo
- La procedura di selezione e nomina dei componenti del collegio
- Le modalità tecniche ed operative di svolgimento delle riunioni
- Gli adempimenti per la presentazione del ricorso
- Gli adempimenti successivi alla decisione
Quando sarà operativo: i tempi della messa in funzione
Dal 26 maggio 2025 è attivo il sito dell’Arbitro Assicurativo, ma l’operatività sarà attivata all’inizio del 2026, con un apposito provvedimento dell’IVASS. Il 6 giugno 2025, IVASS ha avviato la procedura per la costituzione del primo Collegio dell’Arbitro Assicurativo, con scadenza per le candidature fissata al 7 luglio 2025.
La roadmap dell’operatività prevede diverse fasi:
- Maggio 2025: Pubblicazione delle disposizioni attuative IVASS
- Giugno-luglio 2025: Selezione dei componenti del collegio
- Entro ottobre 2025: Costituzione del primo collegio
- Inizio 2026: Piena operatività del sistema
Come funziona il nuovo strumento
L’Arbitro Assicurativo si configura come un sistema di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) che permette di dirimere conflitti tra assicurati e operatori del settore senza ricorrere ai tribunali.
Composizione e struttura
Ciascun collegio è formato da cinque membri: tre scelti da IVASS (incluso il presidente), un componente designato dalle associazioni di categoria delle imprese assicurative e uno designato congiuntamente dalle associazioni dei consumatori.
Competenze e limiti monetari
L’Arbitro è competente per le controversie derivanti da contratti assicurativi, con limiti specifici:
Per le assicurazioni vita:
- 300.000 euro per contratti con prestazioni dovute solo in caso di decesso
- 150.000 euro per altri rami vita
Per le assicurazioni danni:
- 2.500 euro per risarcimenti diretti a terzi danneggiati
- 25.000 euro in tutti gli altri casi
Procedure e tempi
Il procedimento è esclusivamente documentale e telematico. Dopo aver presentato un reclamo formale all’impresa, si può inoltrare il ricorso online all’Arbitro. Il Collegio emette una decisione motivata entro 90-180 giorni.
I vantaggi per i consumatori
L’introduzione dell’Arbitro Assicurativo porta significativi benefici:
Costi contenuti
Il costo per presentare il ricorso è di soli 20 euro, che vengono rimborsati in caso di accoglimento. Non è necessario rivolgersi a un avvocato.
Rapidità procedurale
I tempi di decisione sono di circa 5 mesi dalla presentazione del ricorso, molto più rapidi rispetto alla giustizia civile ordinaria.
Accessibilità
La procedura è interamente telematica e può essere attivata direttamente dal cliente attraverso un portale online dedicato.
Le criticità del sistema
Nonostante i vantaggi, il sistema presenta alcune limitazioni strutturali:
Efficacia non vincolante
Le decisioni dell’Arbitro non sono titoli esecutivi. Per ottenere l’esecuzione forzata, il consumatore deve comunque rivolgersi al giudice ordinario.
Sanzioni reputazionali
In caso di inadempimento, l’impresa viene segnalata sul sito dell’Arbitro per 5 anni e deve pubblicare l’informazione sul proprio sito per 6 mesi.
Limiti procedurali
L’Arbitro non può condurre accertamenti istruttori autonomi e deve basare le decisioni solo sui documenti prodotti dalle parti. Non sono ammesse perizie tecniche d’ufficio o testimonianze.
L’impatto sul mercato assicurativo
I numeri delle controversie
Nel 2023 sono stati oltre 107.000 i reclami dei clienti delle assicurazioni, con un incremento di oltre il 10% rispetto all’anno precedente. Il 45% ha riguardato la RC Auto.
Adesione automatica
Le imprese e gli intermediari iscritti all’Albo delle imprese e al Registro unico degli intermediari aderiscono automaticamente all’Arbitro Assicurativo. Gli operatori esteri che non intendono aderire devono comunicarlo entro il 30 luglio 2025, indicando un sistema ADR alternativo.
Il confronto europeo e il ruolo della tecnologia
Il sistema ricalca quello già funzionante dell’Arbitro Bancario Finanziario, dimostrando il successo di questo tipo di ADR. È ragionevole ritenere che l’intelligenza artificiale verrà integrata nel nuovo procedimento, come già sta accadendo per l’ABF con il progetto AbefTech.
Prospettive future e questioni operative
L’Arbitro Assicurativo rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del sistema di tutela dei consumatori assicurativi. L’introduzione di questo organismo dovrebbe accompagnarsi a un effetto deflattivo del contenzioso giudiziario, con conseguente riduzione dei costi di assistenza legale sia per gli assicurati sia per le compagnie.
Tuttavia, il settore assicurativo presenta caratteristiche peculiari per la struttura del mercato e la natura delle controversie, molte delle quali richiederanno valutazioni complesse difficili da accertare in assenza di poteri istruttori.
La vera sfida sarà dimostrare che questo nuovo strumento possa essere efficace tanto quanto i suoi predecessori bancari e finanziari, contribuendo a migliorare il rapporto di fiducia tra compagnie, intermediari e assicurati in un settore che tocca la vita quotidiana di milioni di italiani.
Accessibilità ed efficacia
L’Arbitro Assicurativo chiude finalmente un vuoto normativo che durava da anni, completando il quadro degli strumenti di tutela extragiudiziale nel settore dei servizi finanziari. Pur con i suoi limiti, rappresenta un’opportunità concreta per i consumatori di far valere i propri diritti in modo più semplice, rapido ed economico.
Il successo dello strumento dipenderà dalla sua capacità di trovare un equilibrio tra accessibilità per i consumatori ed efficacia procedurale, in un settore complesso come quello assicurativo dove la valutazione dei danni e delle responsabilità richiede spesso competenze tecniche specialistiche.
L’appuntamento è per l’inizio del 2026, quando finalmente i cittadini potranno testare concretamente questo nuovo meccanismo di tutela, che promette di rivoluzionare il modo di gestire le controversie assicurative in Italia.