Cessione dei crediti fiscali: la nuova sfida per imprese e professionisti nell’Italia post 2025

Cessione dei crediti fiscali: la nuova sfida per imprese e professionisti nell’Italia post 2025. Documento con la scritta “Cessione dei crediti fiscali” su scrivania con banconote in euro, occhiali, calcolatrice e casetta in legno, simbolo di bonus edilizi e operazioni finanziarie.


Aprile 2025 ha rappresentato un mese spartiacque per il mercato della cessione dei crediti fiscali in Italia. Con l’entrata in vigore delle nuove normative introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 e i successivi decreti attuativi, lo scenario della liquidità per imprese e professionisti è cambiato radicalmente. I mesi successivi mostrano un sistema più selettivo, meno accessibile, ma anche – paradossalmente – più stabile per chi riesce a navigarlo con competenza.

Un quadro normativo ridefinito: tra opportunità e restrizioni

La riforma, attesa da tempo, ha confermato l’obiettivo annunciato dal Governo: ridurre l’impatto della spesa fiscale sul bilancio statale, senza però interrompere del tutto il meccanismo di circolazione dei crediti d’imposta e della cessione dei crediti fiscali. La novità più significativa riguarda l’introduzione di una piattaforma pubblica di compensazione, gestita da Agenzia delle Entrate-Riscossione, alla quale devono obbligatoriamente transitare tutte le operazioni di cessione.

Le restrizioni più rilevanti introdotte post-aprile 2025 sono:

  • Tracciabilità totale dei crediti e delle relative operazioni, con obbligo di visto di conformità e asseverazione tecnica preventiva anche per piccoli importi;
  • Limiti quantitativi annuali per la cedibilità dei crediti da Superbonus e altri bonus edilizi, differenziati per tipologia di soggetto cedente;
  • Accordi quadro tra operatori finanziari e grandi imprese per cessioni multiple, limitando però la rivendita a soggetti qualificati;
  • Introduzione di un sistema a fasce di rischio, che obbliga acquirenti e cessionari a valutare il “rating di bancabilità” del credito prima dello scambio.

In sostanza, il mercato si è spostato da una logica di “mercato libero” a una logica semi-regolamentata e vigilata, simile a quella già in uso in alcuni settori finanziari più maturi.

Dal maggio 2025, tutte le operazioni di cessione di crediti fiscali devono obbligatoriamente transitare attraverso la Piattaforma Pubblica di Compensazione gestita da Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Ecco i principali passaggi operativi:
1. Registrazione: Imprese e professionisti devono registrarsi sulla piattaforma, fornendo documentazione anagrafica, fiscale e il mandato ad operare per la cessione.
2. Caricamento dei crediti: Ogni credito viene caricato digitalmente, corredato da documentazione obbligatoria (fatture, SAL, asseverazioni, visti di conformità).
3. Attribuzione del rating di rischio: La piattaforma assegna un rating di affidabilità fiscale e tecnica al credito, visibile ai potenziali acquirenti.
4. Matching: Il sistema consente di proporre i crediti in vendita a operatori qualificati (banche, assicurazioni, società finanziarie).
5. Firma digitale: Le cessioni devono essere perfezionate tramite firma digitale avanzata, per garantire la tracciabilità e la sicurezza giuridica.
6. Compensazione e pagamento: Una volta ceduto il credito, l’acquirente effettua il pagamento attraverso il sistema di garanzia della piattaforma, che trattiene una fee di gestione.

Nota bene: Ogni operazione è soggetta a controlli a campione e, in caso di irregolarità, la responsabilità fiscale può essere retrocessa sia al cedente sia all’acquirente.

Le PMI in difficoltà: i nuovi ostacoli alla liquidità

Le piccole e medie imprese, soprattutto quelle del comparto edile, continuano a essere il segmento più esposto. Dopo aver vissuto un boom di crescita negli anni del Superbonus 110%, oggi molte di loro si trovano a confrontarsi con:

  • Maggiore difficoltà di cessione a causa dei nuovi filtri bancari e assicurativi;
  • Aumenti dei costi per l’asseverazione, la gestione documentale e la consulenza tecnica;
  • Allungamento dei tempi di incasso, con media stimata superiore ai 120 giorni anche per pratiche regolari;
  • Accesso selettivo ai partner finanziari, che ora privilegiano imprese con documentazione perfetta e cronistoria fiscale impeccabile.

Queste condizioni hanno riaperto la discussione sull’urgenza di strumenti di finanza ponte, come soluzioni di anticipazione sui crediti in corso di validazione, e hanno dato slancio a forme alternative di finanziamento come il crowdlending e le cartolarizzazioni private dei crediti fiscali.

Cessione dei crediti fiscali e operatori specializzati: il nuovo baricentro del mercato

In questo nuovo contesto, stanno emergendo figure professionali e società specializzate nella gestione integrata delle operazioni di cessione. Non si tratta più semplicemente di vendere il credito, ma di:

  • Valutare l’idoneità documentale fin dalla fase preliminare;
  • Costruire pacchetti di crediti omogenei e certificati da proporre al mercato;
  • Strutturare operazioni di cessione multi-annuale in grado di attrarre investitori istituzionali;
  • Offrire servizi di assicurazione del rischio fiscale a garanzia degli acquirenti.

Chi saprà posizionarsi come consulente qualificato e intermediario affidabile sarà il vero vincitore di questa nuova fase, in un mercato dove l’improvvisazione non trova più spazio.

Checklist per una cessione di successo post-2025

Prima di procedere alla cessione, verifica di avere:
• Documentazione completa: Fatture elettroniche, SAL (Stati Avanzamento Lavori), asseverazioni tecniche, visto di conformità fiscale.
• Credito “pulito”: Nessuna pendenza fiscale, regolarità dei lavori, congruità dei prezzi, rispetto delle norme urbanistiche ed edilizie.
• Rating di bancabilità: Migliore è il rating assegnato dalla piattaforma, più facile sarà trovare acquirenti e ottenere condizioni favorevoli.
• Consulenza professionale: Avvalersi di un intermediario specializzato che possa strutturare correttamente l’operazione e supportare la due diligence.
• Pianificazione dei tempi: Considerare che, mediamente, l’intero processo di cessione richiede oggi tra i 90 e i 150 giorni.
• Backup dei documenti: Archiviazione sicura e digitale di tutti i file in formato conforme, per eventuali controlli successivi.
• Assicurazione del rischio fiscale (facoltativa ma consigliata): Per proteggersi da eventuali contestazioni future da parte dell’Amministrazione finanziaria.

La prospettiva futura: un mercato meno ampio, ma più solido

Guardando ai mesi successivi all’aprile 2025, emerge un quadro chiaro: il numero delle operazioni di cessione dei crediti fiscali diminuirà in termini assoluti, ma il valore medio per singola operazione sarà più elevato e meglio strutturato.

L’evoluzione normativa e di mercato lascia intravedere tre tendenze dominanti:

  1. Selezione naturale delle imprese: solo quelle in grado di dotarsi di compliance fiscale e tecnica sopravviveranno nel mercato della cessione.
  2. Polarizzazione degli operatori: pochi soggetti qualificati controlleranno una quota crescente delle operazioni di alto valore.
  3. Innovazione nei servizi finanziari: nasceranno piattaforme fintech, strumenti assicurativi ad hoc e schemi di garanzia pubblica per sostenere la continuità delle operazioni.

Anche il mondo bancario, seppur ancora prudente, mostra segnali di rientro progressivo nel mercato: alcune banche di territorio e istituti minori stanno stringendo accordi con piattaforme private per ritornare a comprare crediti selezionati, garantiti da audit indipendenti.

Conclusioni: adattarsi per vincere

Il tempo della cessione dei crediti fiscali facile è finito. Quello che si apre nei mesi successivi al 2025 è un mercato della cessione dei crediti più tecnico, prudente e competitivo.

Per imprese, professionisti e intermediari il messaggio è chiaro: strutturarsi, professionalizzarsi, investire nella qualità delle proprie operazioni non è più una scelta, ma una condizione necessaria per sopravvivere.

GrifoNews continuerà a monitorare l’evoluzione del settore della cessione dei crediti fiscali, offrendo aggiornamenti costanti e analisi di scenario, per supportare imprenditori, professionisti e operatori del credito nell’affrontare con successo questa nuova stagione di sfide.

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