Agosto, consulente mio non ti conosco

Agosto non è solo vacanza: per il consulente in vacanza è il momento ideale per ricaricare le energie, leggere, riflettere e preparare strategie per settembre.
Consulente in vacanza sotto l’ombrellone ad agosto

La quiete dopo la tempesta

L’ultima settimana di lavoro prima delle ferie estive è inconfondibile. Le giornate sono caotiche e interminabili, le incombenze si moltiplicano. Il telefono squilla in continuazione, le mail arrivano a grappoli, ognuna immancabilmente urgentissima. C’è il cliente inaccessibile, che bontà sua, ci accorda mezz’ora in extremis per chiudere il contratto, adesso o mai più. E c’è quello ansioso, che chiede un rapido chiarimento e un incontro velocissimo, che si protraeall’infinito. Intanto, sulla scrivania si accatastano carte, moduli, preventivi. L’agenda non solo non si alleggerisce, ma, al contrario, si infittisce più ci si avvicina alla data fatidica. Ancora una riunione, un paio di call, qualche chiamata di cortesia, l’aperitivo con i colleghi…Con questa calura infame tutto pesa il triplo. Ma poi, di colpo, la quiete. Il computer resta spento, il cellulare tace, l’ufficio è deserto. La pace regna assoluta.

Le mete

Fantastico. Ora si può partire. Per andare doveA fare cosaPer alcuni agosto è sinonimo di mare: la spiaggia, l’odore di crema solare, il crepitìo delle onde che azzera le preoccupazioni. Per altri, è il richiamo della montagna: sentieri, passi lenti, aria pulita. C’è chi sceglie di perdersi in una capitale europea, visitando musei e mercatini tipici. Chi preferisce la tranquillità del lago e, infine, chi rimane in città. Svuotata, silenziosa, senza traffico, un incanto che durerà poco, per godersi la casa come un rifugio. Qualunque sia la meta, la vacanza è un luogo dell’anima: uno spazio mentale in cui il tempo si ferma, come se galleggiasse sospeso in una dimensione sconosciuta. Le priorità si riorganizzano e il cervellorespira.

Cosa fare

Ma, quindi, cosa bisogna fare in vacanzaUn consulente finanziario ad agosto non smette essere tale, ma può permettersi il lusso di esserlo in modo diverso. Il periodo di pausa può trasformarsi in un laboratorio di idee, senza l’assillo della performance immediata. È il momento perfetto perrigenerarsi, trascorrere tempo di qualità con amici e familiari e lasciar fluire il pensiero, scioltodalla routine che zavorra le nostre azioni ed abitudini. per dedicarsi ad attività quali:  

– Rivedere la strategia: analizzare i portafogli dei clienti con calma, individuare aree di miglioramento, abbozzare nuove proposte per settembre. Ma a ritmo blando.

– Aggiornarsi sui mercati: non per inseguire la volatilità delle singole sedute, ma per cogliere le tendenze di fondo che potrebbero manifestarsi nei prossimi mesi.

– Formarsi: partecipare a webinar, iscriversi ai corsi online, recuperare materiali salvati durante l’anno e relegati in un angolo per approfondimenti successivi. La mancanza di pressione rende più facile convertire nozioni in progetti operativi.

– Curare la propria immagine professionale: rinfrescare il profilo LinkedIn, ridefinire la comunicazione social, allestire contenuti da pubblicare in autunno.

– Mettere ordine: non soltanto nell’archivio dei propri file digitali, nonché nelle relazioni interpersonali, per capire su quali di queste concentrarsi e quali sfrondare.

– Leggere: non ci si dovrebbe limitare a saggi di economia, anzi, è opportuno concedersi letture che ampliano lo sguardo ed aprono la mente. Classici e capolavori della letteratura o romanzi contemporanei, dalle cui pagine non ci si riesce a staccare, tanto sono coinvolgenti. 

– Riflettere: ritagliarsi mezz’ora al giorno per focalizzarsi sugli obiettivi personali e professionali, magari trascrivendoli su un quaderno.

Insomma, in agosto la testa si libera delle tossine accumulatesi in precedenza ed è predisposta adaccogliere spunti e prospettive inedite. Alcune delle decisioni più proficue spesso si prendono quando si è lontani dalla scrivania, con i piedi nella sabbia o distesi su una panchina in un parco.

Cosa evitare

Ci sono, inoltre, trappole che un business advisor dovrebbe evitare, in ferie.

– Non farsi risucchiare dalle urgenze fittizie: il cliente che non può aspettare quasi sempre può, se gli si spiega come.

– Non restare connesso h24: il check compulsivo di email e messaggi non aiuta a distendersi. Meglio stabilire un unico momento giornaliero per eventuali verifiche e a quello attenersiinderogabilmente.

– Non accollarsi problemi fuori portata: se un cliente ha una necessità impellente, non è utile, anzi è dannoso occuparsene. Ê, invece, appropriato delegare, reindirizzare, rimandare.

– Non programmare giornate iper-complicate: persino la vacanza può diventare stressante, se si riempie di appuntamenti e di impegni. Improvvisare e farsi sorprendere dagli avvenimenti è una buona alternativa.

Oziare in agosto non denota pigrizia: è manutenzione straordinaria del capitale professionale di ciascuno di noi. Ogni consulente dovrebbe imparare a preservare il proprio tempo con la stessa diligenza con la quale custodisce il patrimonio della sua clientela. In vacanza ci vuole anche un pizzico di leggerezza. 

I libri per l’estate

Ecco, dunque, una minima selezione: cinque titoli da gustarsi sotto l’ombrellone

  • Morgan Housel – La psicologia dei soldi – Come emozioni e comportamenti influenzano le scelte finanziarie.
  • Michael Lewis – La grande scommessa – Il racconto della crisi dei mutui subprime, da leggere d’un fiato, come un appassionante romanzo d’inchiesta.
  • Daniel Kahneman – Pensieri lenti e veloci – Una guida brillante al funzionamento (e agli inganni) della mente.
  • Adam Smith – La ricchezza delle nazioni – L’immortale classico dell’economia, con cui iniziare a prendere confidenza e da sviscerare a settembre.
  • Benjamin Graham – L’investitore intelligente – L’opera che celebra le virtù dell’investimento di lungo termine. Illuminante, seppur impegnativo, è un testo cui accostarsi con accuratezza.

Agosto finisce sempre troppo presto e settembre si avvicina. Oltre allo scontato consiglio di ricaricare le pile e rilassarvi, vi offriamo, in conclusione, un breve vademecum di regole daosservare con scrupolo.

Le sette regole d’oro per il consulente in vacanza

  • Chiudere i cerchi: le pratiche vanno completate prima di partire. Per non ritrovarsele al rientro.
  • Fissare un confine: se proprio non si può rinunciare a controllare la posta o a rispondere atelefonate di lavoro, è meglio imporsi un orario circoscritto in cui assolvere questi obblighi.
  • Delegare è professionale: fornite riferimenti e contatti per le emergenze, ma non gestitele.
  • Mantenere un filo: un agile messaggio di saluto ai clienti più importanti basta e avanza.
  • Coltivare la mente: tramite formazione light, letture stimolanti, nuove idee.
  • Assecondare il proprio ritmo interiore: non appesantite le giornate e lasciate spazio all’estro.
  • Ricaricare davvero le batterie: la miglior vacanza è quella che consente di tornare in ufficio con energie fresche e motivazione rinnovata.
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