Nuove strategie per i mediatori creditizi: le leve del 2025 secondo OAM‑Prometeia

Nuove strategie per i mediatori creditizi: il report OAM‑Prometeia 2025 indica diversificazione, digitale e aggregazioni come leve per crescere e competere sul mercato.
Nuove strategie per i mediatori creditizi: stretta di mano tra professionisti


Lo studio OAM‑Prometeia: gli scenari per il 2025

Il report “Professionisti del credito: mercato, performance e sfide evolutive”, diffuso da OAM in collaborazione con Prometeia (presentato il 29 aprile 2025), offre una panoramica sul posizionamento dei mediatori creditizi in Italia e sulle traiettorie di sviluppo per i prossimi 5–10 anni delle nuove strategie per i mediatori creditizi.

Chi ha valore nel mercato

  • È un canale essenziale per l’origination, soprattutto nel comparto mutui e finanziamenti alle imprese, grazie alla penetrante copertura territoriale.
  • Viene scelto da clienti che cercano consulenza indipendente, efficace e personalizzata.
  • Offre flessibilità e appeal ai collaboratori, soprattutto i più giovani, tramite strutture solide e modelli imprenditoriali avanzati  .

Le sfide chiave

  • Margini sempre più ridotti, alti costi di compliance, e competitività crescente impongono una produttività minima in continuo rialzo.
  • Dipendenza da network immobiliari e comparatori digitali verticalmente integrati rappresenta un rischio strutturale.
  • Serve investimento continuo in formazione, tecnologie, strumenti digitali e soluzioni di rete per restare competitivi  .

Le direttrici strategiche che cambiano il gioco

Il documento identifica tre macro-strategie operative per crescere e distinguersi:

Diversificare il modello di business

Il 2025 richiede l’espansione verso segmenti emergenti: credito alle PMI, personal finance, prodotti non core. L’obiettivo è evitare la saturazione e incrementare resilienza e margini  .

Integrare con il mondo digitale

Sinergie deliberate con comparatore online e lead generator possono trasformare il traffico in valore qualificato. Collaborazioni ben strutturate diventano un asset, non una minaccia  .

Puntare su aggregazioni e reti

Oltre il 60 % degli intervistati considera percorsi di integrazione: fusioni, acquisizioni, reti integrate, partnership cross-sector. L’obiettivo? Economia di scala, competenze aggregate e copertura territoriale estesa  .

Rete, giovani e governance

  • L’80 % dei mediatori programmare un potenziamento della rete con nuovi collaboratori entro 5–10 anni (soprattutto under‑30). Tuttavia, il 60 % segnala difficoltà nel reclutamento.
  • Il ricambio generazionale è già una priorità: il 73 % degli intervistati punta su under‑30, soprattutto le realtà di medie/grandi dimensioni, mentre le piccole sono più caute.
  • La retention dei talenti diventa un asset imprescindibile, considerata la concorrenza crescente da parte di agenti e mandanti  .

Cosa significa chi opera nel settore

Un piano di crescita vincente si costruisce oggi su questi pilastri:

  • Ampliare l’offerta affiancando nuovi prodotti non strettamente legati ai mutui o prestiti classici.
  • Collaborare, non solo competere, con comparatori digitali: trasformali in partner strategici.
  • Aggregarsi, quando ha senso, per ottenere volumi, capacità di investimento, e penetrazione territoriale.
  • Costruire una governance moderna che attragga e trattenga giovani talenti: formazione continua, digital onboarding, cultura imprenditoriale.
  • Automatizzare e digitalizzare i processi: dalla lead generation alla compliance, fino alla reportistica e alla gestione collaboratori.

Il futuro della mediazione: un modello intelligente, integrato e sostenibile

Questi numeri e tendenze delineano un settore in evoluzione, nel quale i mediatori più attenti potranno trasformare le sfide (margini compressi, concorrenza da comparatori, costi compliance) in opportunità di crescita reali e difensibili.

La chiave? Adottare un approccio ibrido: il calore del territorio con l’efficienza del digitale, associato a reti solide, leadership giovanile e visione strategica.


Riassumendo…

Il Rapporto OAM‑Prometeia per il 2025 spinge gli operatori a ripensare il proprio modello di business nella direzione di diversificazione, interoperabilità digitale e aggregazione intelligente.

Chi saprà farlo con visione e concretezza potrà affermarsi come punto di riferimento per famiglie, imprese e collaboratori, andando oltre il modello tradizionale.

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