Polizze catastrofali obbligatorie: il quadro normativo si completa con i nuovi decreti del MIMIT

Le polizze catastrofali obbligatorie entrano in vigore con i nuovi decreti MIMIT 2025. Implementazione graduale per imprese: grandi aziende entro giugno, PMI dal 2026. Obbligo collegato agli incentivi pubblici per rafforzare la resilienza del sistema produttivo italiano.
Imprenditore con ombrello si protegge da rischi catastrofali - simbolo polizze assicurative obbligatorie

Verso un sistema di protezione nazionale

Il 2025 segna una svolta decisiva nella gestione del rischio catastrofale per le imprese italiane. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha completato il quadro normativo per l’implementazione dell’obbligo assicurativo contro i danni da calamità naturali ed eventi catastrofali, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, pubblicando una serie di decreti attuativi e chiarimenti operativi che delineano definitivamente le nuove regole per il sistema produttivo nazionale.

La strategia governativa mira a creare un sistema di protezione strutturale che rafforzi la resilienza delle imprese italiane di fronte a eventi naturali sempre più frequenti e devastanti, collegando l’obbligo assicurativo all’accesso ai contributi pubblici per incentivare l’adesione e garantire una copertura capillare del tessuto economico nazionale.

Il decreto interministeriale n. 18/2025: i pilastri dell’obbligo

Il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro delle imprese e del made in Italy del 30 gennaio 2025, n. 18, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 febbraio 2025, rappresenta il principale strumento attuativo dell’obbligo assicurativo. Il provvedimento definisce con precisione:

Soggetti obbligati: tutte le imprese con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia, tenute all’iscrizione nel Registro delle imprese ai sensi dell’articolo 2188 del codice civile. Sono escluse dall’obbligo solamente le imprese agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile.

Beni da assicurare: terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali causati da eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale, specificatamente le immobilizzazioni di cui all’articolo 2424 del codice civile.

Eventi coperti: terremoti, alluvioni, inondazioni, esondazioni e frane, rappresentando le principali minacce naturali che storicamente hanno colpito il territorio italiano.

L’approccio graduale: tempi differenziati per dimensione aziendale

Il decreto-legge 31 marzo 2025, n. 39, convertito dalla legge 27 maggio 2025, n. 78, ha introdotto un ingresso graduale dell’obbligo assicurativo, differenziando la platea tra grandi, medie e piccole e micro imprese.

Grandi imprese (oltre 250 dipendenti): l’obbligo è confermato entro il 31 marzo 2025, con un periodo transitorio di 90 giorni fino al 30 giugno per consentire alle aziende prive di contratto di adeguarsi mantenendo l’accesso a incentivi o contributi.

Medie imprese: per domande presentate dal 2 ottobre 2025, permettendo un tempo di adeguamento maggiore per questa categoria intermedia.

Micro e piccole imprese: differimento del termine al 1° gennaio 2026, riconoscendo le maggiori difficoltà organizzative e finanziarie di questa fascia imprenditoriale.

Il collegamento con gli incentivi pubblici: il decreto del 18 giugno 2025

Il decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy del 18 giugno 2025, pubblicato il 25 luglio 2025, adegua la disciplina degli incentivi gestiti dalla Direzione Generale per gli incentivi alle imprese all’obbligo assicurativo. Questo provvedimento rappresenta il braccio operativo della strategia governativa, rendendo la polizza catastrofale condizione necessaria per l’accesso ai contributi pubblici.

Il decreto identifica una prima serie di incentivi soggetti all’obbligo, includendo strumenti fondamentali per il sostegno alle imprese italiane. Oltre che in fase di domanda, il possesso della polizza dovrà essere verificato anche in sede di erogazione dell’agevolazione concessa, garantendo un controllo continuativo del mantenimento della copertura assicurativa.

Le FAQ del MIMIT: chiarimenti operativi per le imprese

In seguito a richieste di chiarimento pervenute, il MIMIT ha fornito le prime indicazioni sulle tematiche connesse all’operatività del sistema di assicurazione per i rischi catastrofali, pubblicando un documento di domande frequenti che affronta i principali dubbi interpretativi.

Aspetti proprietari e contrattuali: viene chiarito che l’obbligo grava sul soggetto che utilizza i beni per l’attività di impresa, indipendentemente dal titolo giuridico (proprietà, affitto, leasing).

Polizze collettive: l’obbligo assicurativo può essere assolto anche con l’adesione a polizze collettive, offrendo maggiore flessibilità operativa, particolarmente utile per consorzi e aggregazioni imprenditoriali.

Adeguamento polizze esistenti: per le polizze già in essere, l’adeguamento alle previsioni di legge decorre a partire dal primo rinnovo o quietanzamento utile delle stesse, evitando interruzioni contrattuali traumatiche.

Esclusioni specifiche: i beni immobili in costruzione non sono soggetti all’obbligo assicurativo, così come i veicoli iscritti al PRA che risultano esclusi dai beni oggetto della copertura.

Implicazioni per il mercato assicurativo

La normativa introduce elementi di garanzia per il funzionamento del mercato: le compagnie assicurative, entro i limiti della propria tolleranza al rischio e in coerenza con il fabbisogno di solvibilità globale, non potranno rifiutarsi di stipulare polizze con le imprese. Inoltre, SACE S.p.A. potrà riassicurare il rischio assunto dalle compagnie assicurative mediante la sottoscrizione di apposite convenzioni, a condizioni di mercato.

I premi saranno proporzionali al rischio, tenendo conto delle caratteristiche del territorio e della vulnerabilità dei beni assicurati, introducendo un meccanismo di pricing risk-based che dovrebbe incentivare comportamenti virtuosi nella localizzazione e nella messa in sicurezza degli impianti produttivi.

Prospettive future: un quadro in evoluzione

Il chiarimento del MIMIT è importante per comprendere che l’attuale quadro normativo è in evoluzione. Al momento, l’obbligo riguarda una parte definita di incentivi, ma il processo di aggiornamento è attivamente in corso. Nuovi strumenti agevolativi potranno essere aggiunti all’elenco nei prossimi mesi, in funzione delle intese istituzionali con altri Ministeri competenti.

È stato istituito un tavolo di monitoraggio con associazioni datoriali e IVASS, dimostrando l’impegno del Governo per un’implementazione condivisa e graduale della normativa, che tenga conto delle esigenze operative delle imprese e delle dinamiche di mercato.

Conclusioni: verso una maggiore resilienza del sistema produttivo

L’introduzione dell’obbligo di polizze catastrofali per le imprese italiane rappresenta un cambio di paradigma nella gestione del rischio nazionale. La strategia del MIMIT, articolata attraverso un quadro normativo completo e un’implementazione graduale, mira a costruire un sistema di protezione che coniughi la necessaria tutela del tessuto produttivo con la sostenibilità economica per le imprese.

Il collegamento tra obbligo assicurativo e accesso agli incentivi pubblici costituisce uno strumento di policy innovativo che dovrebbe accelerare l’adesione spontanea delle imprese, trasformando un obbligo normativo in un’opportunità di rafforzamento competitivo.

La pubblicazione delle FAQ e l’istituzione di tavoli di monitoraggio dimostrano un approccio pragmatico che privilegia il dialogo con le categorie produttive per minimizzare i costi di adeguamento e massimizzare l’efficacia protettiva del nuovo sistema.

Per le imprese italiane si apre una nuova fase che richiede una pianificazione attenta degli adempimenti normativi e una valutazione strategica delle opportunità offerte da un sistema di protezione più strutturato e resiliente di fronte alle sfide climatiche e geologiche del territorio nazionale.

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