I SAL, acronimo di Stato di Avanzamento Lavori, sono documenti contabili che attestano l’avanzamento dei lavori in un progetto e vengono utilizzati per calcolare gli importi da corrispondere all’impresa esecutrice. In pratica, il SAL certifica lo stato di avanzamento di un’opera o parte di essa, permettendo al committente di pagare l’appaltatore in base al lavoro svolto fino a quel momento.
Un ordine del giorno firmato da Erica Mazzetti (Forza Italia) e approvato recentemente alla Camera ha ricevuto il via libera del Governo. L’obiettivo? Ridurre le incertezze sul conteggio dei materiali nei SAL del Superbonus. In pratica, ora si suggerisce di considerare solo i materiali:
- corredati da asseverazione tecnica;
- fisicamente presenti in cantiere;
- posati o in corso di posa al momento del SAL.
Con ciò si escludono materiali stoccati ma non utilizzati, dimezzando rischi di contestazioni da parte di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate.
Perché era un problema: rischi e incertezze
I controlli post-lavori spesso evidenziavano discrepanze tra quello che veniva dichiarato nel SAL e quello effettivamente posato o utilizzato. Questo generava contestazioni sui crediti utilizzati, specialmente nelle pratiche di cessione o sconto in fattura. Il risultato? Perdita dei benefici fiscali per chi non aveva correttamente documentato l’avanzamento materiali .
Come cambia il conteggio nei SAL
Prima: qualsiasi materiale acquistato con fattura, anche non realmente utilizzato, poteva essere conteggiato nei SAL.
Ora (se il provvedimento diventa legge): si riconoscono ai fini del SAL solo materiali installati o in processo d’installazione, con attestazione tecnica a supporto.
Questo permette:
- una maggiore trasparenza documentale;
- riduzione dell’ambiguità sulla “presenza fisica” in cantiere;
- limitazioni concrete alle verifiche di frodi sui crediti.
Chi ne beneficia
- Professionisti tecnici (geometri, architetti, ingegneri): meno rischi in fase di asseverazione SAL.
- Imprese edili: più chiarezza su cosa può essere fatturato come SAL.
- Utenti finali (famiglie, condomini): maggiore sicurezza nel mantenere diritti al bonus.
Lo stato attuale e le prossime mosse
Il provvedimento è al momento un ordine del giorno parlamentare, non fa ancora parte della legge. Serve fervore politico e passaggi parlamentari successivi per trasformarlo in norma operativa. Al momento è una proposta interpretativa forte, ma non vincolante .
Inquadramento generale: il calendario delle detrazioni
- Entro il 30 giugno 2022: era necessario aver realizzato almeno il 30% dei lavori (SAL valido), altrimenti il Superbonus 110% scadeva al 31 dicembre 2022 per le unifamiliari .
- Proroghe 2023–2025:
- Fino al 31 dicembre 2023: ancora Superbonus 110% per i condomìni e immobili da 2 a 4 unità.
- Dal 2024: 70%.
- Dal 2025: 65% .
Benefici concreti della nuova interpretazione
Aspetto | Prima | Adesso (ordine del giorno) |
---|---|---|
Materiali nel SAL | Qualsiasi fornitura fatturata | Solo quelli asseverati e installati |
Rischio di contestazioni | Elevato | Ridotto grazie a chiarimenti sulla documentazione |
Garanzie tecniche | Dipendenti da libera interpretazione | Maggiore rigore tecnico (asseverazioni, libretto delle misure) |
Trasparenza verso organi fiscali | Bassa | Aumentata |
Cosa fare ora? Consigli pratici
- Richiedere ai professionisti il libretto delle misure e l’asseverazione tecnica per SAL.
- Inserire nella documentazione solo materiali posati o in corso di posa, evitando inclusioni speculative.
- Archiviare fotodocumentazioni e pagamenti che dimostrino la presenza effettiva dei materiali in cantiere al momento del SAL.
- Tenere sotto controllo l’evoluzione del provvedimento parlamentare: se diventerà norma, cambieranno gli standard amministrativi e operativi per tutti gli attori coinvolti.
La novità dell’ordine del giorno offre una svolta concreta verso una maggiore chiarezza e logicità nei SAL relativi al Superbonus. Riduce i rischi di sanzioni e contestazioni, valorizzando solo i materiali realmente utilizzati e correttamente documentati.
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